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Territorio
Avane si trova all’interno di un’ansa del fiume Serchio, che lo circonda per a Nord, Est e Sud; a Ovest v’è il Monte Spazzavento, alto poco più di 200 metri.
Il territorio sul quale sorge il paese è pianeggiante e ospita piantagioni e frutteti, principalmente spinaci, rape e altre verdure, mentre d’estate molti campi vengono coltivati a granturco.

Le colline circostanti sono quasi completamente ricoperte da uliveti dai quali viene ricavato uno squisito olio extra-vergine. Dalla cima di queste colline si può godere di un bellissimo panorama dei paesi vicini e, nelle giornate più limpide, del lago di Massaciuccoli e del mare. Queste colline fanno parte della "catena" dei Monti d'Oltre Serchio: nonostante superino di poco i 200 metri di altezza, il nome «monti» è appropriato in quanto la costituzione calcarea conferisce loro una particolare pietrosità e pendii abbastanza ripidi. L'esempio più chiaro (e "apprezzato") sono le pareti della palestra naturale per l'arrampicata, che richiamano dilettanti ed appassionati da tutta la Toscana.


Il Serchio nella zona "Molini"

Il fiume Serchio, che nel suo corso attraverso Avane si mantiene abbastanza basso, specie in alcuni punti come “i Panconi” o “i Molini”, è popolato da numerose specie di pesci (carpe, muggini, cavedani, lamprede); le sue sponde offrono l’habitat a varie specie di uccelli (folaghe, aironi) e altri animali, come per esempio le nutrie. Ovviamente la pesca è un’attività molto praticata dagli avanesi e da gente di altri paesi vicini e non.

 


Le pareti e, sulla destra,
la torre medievale
 

L’attività sportiva per cui Avane è più apprezzata è sicuramente la scalata, praticata sulle splendide pareti della palestra naturale che si staglia appena prima del paese, alle pendici del monte Spazzavento. Queste vie ferrate sono apprezzate per la loro bellezza e professionalità da un gran numero di appassionati che giungono ad Avane da tutta la Toscana. Vi più di 200 pareti, di diversa difficoltà, adatte a professionisti, dilettanti e addirittura bambini; inoltre sono frequenti le visite dei militari della Folgore e dei Vigili del Fuoco che usano le pareti di Avane per i loro addestramenti.

Una guida completa alle vie ferrate della "valle dei porci", la parte destra della palestra palestra naturale di Avane, è presente a questo indirizzo:
http://www.toscoclimb.it/siti/vecchiano.htm.

Chiunque volesse può contribuire con commenti, suggerimenti e opinioni riguardo alle pareti per l'arrampicata di Avane, in modo da rendere questa sezione del sito più completa e aggiornata, semplicemente scrivendomi. Ogni intervento è gradito.



V
ia Casapieri

 

Attività
In paese si trovano le attività più semplici: alimentari, il "tabacchino", parrucchieri e gli immancabili "circolini" ARCI e ACLI. L'edificio che ospita l'asilo, costruito nel 1911, fino a qualche anno fa comprendeva anche le scuole elementari; oggi è sede della scuola di musica "Filarmonica Senofonte".

Avane possiede anche una squadra di calcio a 7 che possiede un proprio sito internet all'indirizzo http://avanecalcio.interfree.it.

Tradizioni ed eventi
La patrona di Avane è Santa Cristina da Bolsena, che ricorre il 10 Maggio. Ma la festa più sentita dai paesani è la festa della Madonna, che si celebra la terza domenica di Settembre; ogni tre anni, in quest'occasione, viene organizzata una processione attraverso il paese fino alla Chiesa dove viene celebrata la Messa. La festa si conclude con uno spettacolo pirotecnico.

Un’altra manifestazione che caratterizza il nostro paese è la festa di Halloween, nata nel 2002, che si tiene ogni anno il 31 Ottobre presso la Chiesa.

 

Poesie

Ad Avane il poeta Giosuè Carducci dedicò delle rime, contenute nell'opera Rime Nuove, scritta tra il 1861 ed il 1887.

VI - LXXIX
"Faida di Comune"

Bel castello è Avane, e corte
Fu dei re d'Italia un giorno.
Vi si sente a mezza notte
Pe' querceti un suon di corno.

Vi si sente a mezza notte
La real caccia stormire,
Dietro ad una lepre nera
Un caval nero annitrire.

Perchè Astolfo longobardo
D' una lepre ebbe contesa
Con l'abate Sighinulfo
Qual de' due l'avesse presa:

Onde il re venuto in ira
Trasse in faccia al santo abate
Una mazza, e tutte gli ebbe
Le mascelle sgretolate.

Granricordi, e, come a seggio
Di Marchese, a Lucca grati.
Pure Avane ed i suoi boschi
Noi volgiam che vi sian dati.

Marzo 1875

 

 

Una splendida poesia dedicata al nostro fiume.
Da "Filettole: un popolo, una pieve", di Don Giorgio Barachini.

Al Serchio

Salute o mio bel Sercio. Ove tu fendi
quel monte che ai pisan Lucca nasconde
e l'un popol lasciando all'altro scendi
Che partì l'odio, ora un amor confonde
Ove il tuo specchio ripercosse rendi
Piagge d'olivi e pampini fecondi,
e selvose pendici a cui più d'una
rocca sovrasta ruinosa e bruna;

Ov'è una terra alla tua destra riva,
che dall'umile felce il nome assume,
io da pria bevvi la tosca aura viva,
e allegrai l'occhio nell'etereo lume.
E mentre m'era la vallea nativa
un mondo, di quel mondo er tu il fiume:
Quanto vagai sulla tua verde sponda,
e amai bagnarmi alla tua limpida onda!

e piochè tanto a me volsero i giorni
speranze e delusioni, gioia e dolore,
purchè a me innanzi la tua immagin torni,
ride di fresca giovinezza il cuore.
Solo al pensar che ormai più non raggiorni
pei cari che mi amar di tanto amore,
pei cari onde di vita ebbi lo spiro,
all'intimo del cuor mando un sospiro.