SIAMO SICURI? 626
 
All’indomani del crollo del complesso scolastico di San Giuliano di Puglia, la paura
post-terremoto è arrivata anche al nostro liceo, infatti, un gruppo di genitori evidentemente preoccupato ha chiesto alla professoressa Colombetti, coordinatrice di classe dei propri figli, se il “Dini” è a norma.
Abbiamo pensato quindi di girare la domanda al responsabile per la sicurezza e la prevenzione del nostro liceo, l’ingegner Lucchesini.

In che cosa consiste il suo lavoro all’interno della scuola?
Io sono un ingegnere civile consulente tecnico per la sicurezza, devo quindi mappare e gestire i rischi non eliminabili che possono esistere nella vostra scuola: per esempio, devo supervisionare l’acquisto delle attrezzature, perché la scelta di queste sia effettuata scegliendo l’oggetto più sicuro e non quello più economico, come prescrive una legge del 1955 mai applicata e ribadita con la legge 626.
La legge 626 stravolge la concezione derivante dalle leggi precedenti, perché il lavoratore non è più un soggetto passivo che lavora in un ambiente sicuro solo se le macchine sono sicure, e per questo è stata inserita la figura di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, che fino al 31 ottobre era svolta dalla prof. Bresci.
Con quali materiali è stato costruito il nostro liceo?
Questo istituto è stato costruito all’inizio del 1900 in laterizio, tutt’oggi è una buona costruzione anche se risente della concezione dell’impianto scolastico come struttura chiusa, imponente e seriosa.
Come può essere valutato l’immobile dopo la messa a norma?
Dopo i recenti lavori di messa a norma l’edificio è stato dichiarato sicuro sotto tutti i cinque livelli che compongono il “rischio architettonico”: strutturale, distributivo, accessibilità da parte dei portatori di handicap, impiantistico e progettazione antincendio.
La scuola possiede il certificato di prevenzione incendi ma ovviamente non ha il certificato di agibilità statica perché la scuola è stata costruita prima che ci fosse la legge. Ripeto che la scuola è sicura.
Anche l’impianto elettrico è stato messo a norma con i recenti lavori.
E’ stato misurato il livello di inquinamento elettromagnetico che è risultato fortunatamente esiguo.
Può il “Dini” crollare come la scuola di san Giuliano?
La scuola non rischia cedimenti strutturali causati da terremoti perché la falda acquifera che c’è sotto Pisa è in grado di assorbire la scossa sismica.
Un rischio più probabile è quello idraulico, perché, essendo triplicati gli indici di piovosità, non si riesce a far defluire l’acqua e, come avrete visto, anche il “Dini” si allaga. Per questo motivo vengono poste delle paratie mobili davanti alle porte di emergenza al termine delle lezioni per bloccare le infiltrazioni d’acqua.
Come mai non è ancora stata effettuata una prova di evacuazione antincendio?
Abbiamo previsto di effettuare al minimo una prova di evacuazione dal 18 novembre al 21 dicembre. Al segnale di allarme (6 trilli di campanella) tutti i presenti nella scuola dovranno uscire entro quattro minuti seguendo le indicazioni che sono state loro comunicate e che possono ritrovare affisse su ogni porta.

Se volete maggiori informazioni sarà possibile fissare degli incontri per classi o gruppi con l’ingegner Lucchesini che risponderà ad ogni vostra domanda.
EMILIANO DOVICO 3C
 
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